Non sono sparito dal panorama della rete. Ho solo diradato i miei interventi e mi limito a considerazioni sulle cose più curiose e strane che mi possono capitare per le mani.
Qualche tempo fa Michele Totta, autore di un bellissimo libro sull’intreccio tra scienza e filosofia (qui) e gestore di un ottimo canale YouTube dal titolo “Senza logica mal si cogita” (qui), mi chiese la disponibilità per una breve intervista sulla scienza e sulle mie attività. Inutile dire che mi sono sentito onorato per una tale richiesta ed ho accettato con enorme piacere. L’unico problema è che se mettete un microfono in mano a un professore universitario, il concetto di “breve” è relativo. Ed infatti l’intervista è durata un po’ più di un’ora. Devo dire che non me ne sono accorto, ovviamente, e mi sono divertito parecchio. Abbiamo parlato di un bel po’ di cose, finendo anche sull’idea che ho io di scienza e sui motivi che mi hanno spinto a fare il chimico. Se avete voglia di passare un’oretta circa della vostra vita con Michele e me, basta cliccare qui sotto:
il 20 Aprile è stato pubblicato sul sito www.sanitainformazione.ituna mia intervista (rilasciata in occasione del 2° Convegno Nazionale su Medicina e Pseudoscienza) in merito alla bufala dello zucchero di canna più salutare di quello raffinato. Avevo già scritto in merito a questa bufala un po’ di tempo fa (link).
Il testo dell’intervista ripreso dal sito di Sanità&Informazione a questo link, è riportato qui sotto:
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Lo zucchero di canna fa meno male rispetto a quello bianco? È la domanda che ci facciamo tutti, e che abbiamo rivolto anche al professor Pellegrino Conte, Docente di Chimica Agraria presso l’Università di Palermo.
Professore, uno dei nostri grandi dubbi riguarda lo zucchero di canna; è vero che fa bene ed è più salutare rispetto a quello tradizionale?
«No, è esattamente la stessa cosa perché lo zucchero di canna contiene il 96% di saccarosio ed un 3-4% di altri composti che sono metalli, sali minerali e un po’ di vitamine. Facendo l’analisi quantitativa di questi composti risulta che l’apporto nutrizionale è molto basso. Facendo riferimento solo allo zucchero, per assumere il giusto corrispettivo vitaminico giornaliero, dovremo usare più di 100 grammi di zucchero. Questo non è possibile, perché in base alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità noi dobbiamo assumere al massimo due, tre bustine di zucchero al giorno».
Come ha fatto a diffondersi questa credenza in base alla quale lo zucchero di canna sarebbe meglio dello zucchero raffinato?
«Semplicemente per un fatto commerciale, basta instillare nella mente delle persone che “raffinato” significa “non salutare” e “non raffinato” significa “migliore”. È sufficiente manipolare i dati chimici dicendo che nello zucchero di canna ci sono vitamine non presenti in quello bianco ed il gioco è fatto».
Quindi la soluzione è ridurre il quantitativo di zucchero?
«La soluzione è esattamente questa: ridurre il quantitativo di zucchero e attenersi a quelle che sono le indicazioni dei nostri medici».
Anche lo zucchero di canna più “scuro” è ugualmente raffinato, ma in una percentuale più bassa?
«Esatto. Nel processo di purificazione dello zucchero ci si ferma ad uno stadio precedente la sbiancatura, c’è un po’ più di melassa che dà quel colore marroncino tipico, ma è trattato allo stesso modo».
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