Omeopatia e bugie nella storia.
Il libro fa una disamina storica sull’omeopatia. Paola non affronta le problematiche scientifiche come potrei farlo io, ma studia attentamente tutti i documenti legati allo sviluppo di questa pratica che ho deciso di battezzare come “pratica esoterica”, evidenziando che I fautori dell’omeopatia hanno sempre agito in malafede.
Ho conosciuto in rete Paola Panciroli autrice del libro dal titolo “200 anni di omeopatia. Storia di un equivoco?” grazie a Cinzia Tocci che gestisce la C1V, case editrice che sta pubblicando una collana di libri dedicati alla scienza. Il libro fa una disamina storica sull’omeopatia. Paola non affronta le problematiche scientifiche come potrei farlo io, ma studia attentamente tutti i documenti legati allo sviluppo di questa pratica che ho deciso di battezzare come “pratica esoterica”, evidenziando che I fautori dell’omeopatia hanno sempre agito in malafede. Le prove storiche documentali dimostrano chiaramente come gli omeopati abbiano sempre manipolato a loro favore I dati sperimentali in modo da girare a loro favore la statistica e far apparire efficiente una pratica che, in realtà, non lo è; hanno sempre agito da imbonitori approfittando della dabbenaggine e, talvolta, della buona fede di persone di ogni estrazione sociale. Non voglio fare lo spoiler del libro, ma posso affermare che a distanza di circa 2200 anni, la locuzione “historia magistrae vitae” è sempre valida. Bisogna leggere nella storia per poter comprendere il presente e prevedere il futuro. Paola Panciroli lo fa egregiamente nel suo libro di cui consiglio la lettura per la comprensione dei motivi che oggi sono alla base di certe sciocche convinzioni in merito a questa pratica che sotto il profilo scientifico non ha alcuna valenza.