Ho appreso dalla casa editrice di “Frammenti di Chimica” che il mio libro è stato il più venduto del 2018.
È stata la mia prima esperienza divulgativa al di fuori dei circuiti scientifici per addetti ai lavori ed è stata una sorpresa anche per me apprendere che, per l’anno appena trascorso, tantissimi lettori hanno deciso di intraprendere la lettura di un testo semi divulgativo di chimica. Ho scritto “semi divulgativo” perché mi sono reso conto io stesso che la lettura del libro non è esattamente immediata e di facile comprensione per chi non ha già una preparazione matematica, chimica e fisica di base. In effetti, occorre tanta pazienza per superare certi scogli di cui mi sono reso conto solo dopo la pubblicazione.
In ogni caso, in un mondo in cui la parola “chimica” incute timore (anche all’università accade questo), sapere che ci sono state (e spero ancora ci saranno) persone che hanno letto un libro in cui la predetta parola campeggia indisturbata nel titolo, è stata una grande soddisfazione.
Mi sono convinto (ma è una mia opinione legata molto al mio ottimismo intrinseco) che la grande diffusione di allarmismi “chimici” attraverso le casse di risonanza dei vari social e blog pseudoscientifici presenti in rete, è dovuta ad una minoranza molto rumorosa di personaggi dubbi in cerca di notorietà e di facili gratificazioni economiche. Questi personaggi, facendo leva sulle paure ancestrali presenti in ognuno di noi, innescano dei meccanismi di diffusione delle notizie pseudoscientifiche che seguono le classiche dinamiche dei fluidi.
Cosa voglio dire?
Immaginate di trovarvi in una piazza affollata di gente; siete uno accanto all’altro in uno spazio molto ristretto. Immaginate ora che in un punto indistinto della piazza affollata qualcuno, per scherzo, urli “al fuoco”. Cosa pensate possa accadere? Accade che la maggioranza delle persone attorno a colui che grida “al fuoco” si guarderanno attorno per capire cosa accade; alcuni – pochi – cominceranno a fuggire, ma, data la calca, non potranno muoversi agilmente e cominceranno a spingere via le persone attorno a loro. Queste ultime spingeranno via le persone immediatamente vicine e così via come in un domino impazzito.
L’analogia tra “folla in preda al panico” e “dinamica dei fluidi” è stata veramente studiata. Se ne volete sapere di più basta cliccare qui oppure qui, se desiderate leggere lo studio originale.
Ma il punto non è questo
Nel mio esempio, la piazza affollata è il web; la persona che grida “al fuoco” è l’individuo che, per motivi che al momento non mi interessa indagare, divulga notizie false in merito, per esempio, ai vaccini (qui); la folla che si muove concitata siamo tutti noi che veniamo spinti disordinatamente in tutte le direzioni da quei pochi che si fanno prendere dalle loro paure.
Il risultato finale, come il movimento incontrollato della folla soggetta all’isteria collettiva, è la diffusione incontrollata delle notizie pseudoscientifiche.
C’è un modo per proteggerci dalla confusione dovuta a panico ed allarme ingiustificati?
La risposta a questa domanda è: sì. Come è possibile arginare il movimento isterico di una folla in preda al panico attraverso un cordone di persone che mantengono la calma e ne consentono un fluire ordinato e non casuale, allo stesso modo è possibile arginare la diffusione della pseudoscienza, del panico e dell’allarme sociale incontrollato attraverso l’azione di persone che mantengono dritta la barra del timone della razionalità.
Siamo tutti noi, addetti ai lavori, che dobbiamo far fronte comune contro l’isteria collettiva innescata da pochi “facinorosi”, che possono occupare anche posizioni di rilievo, che gridano irrazionalmente “al fuoco”.
Ci stiamo riuscendo? Non ci stiamo riuscendo? Quello che vedo è che un gruppo molto ampio di persone che include sia scienziati di fama internazionale (penso, per esempio, a Enrico Bucci, Roberto Burioni, Pier Luigi Lopalco e tanti altri che ora non sto ad elencare) che giornalisti di indubbio valore etico (e qui penso per esempio a Gerardo D’Amico, Elio Truzzolillo, Francesco Mercadante e molti altri ancora che non sto ad elencare) si stanno compattando intorno a quella che ho definito “barra del timone della razionalità” per tentare di mettere un freno agli allarmi sociali ingiustificati e arginare la deriva pseudo scientifica che sembra aver caratterizzato il nostro paese negli ultimi anni.
130 scienziati contro le fake news scientifiche
È alla luce dell’obiettivo comune legato non solo alla corretta divulgazione scientifica, ma anche alla corretta concezione di cosa sia la scienza, che 130 scienziati hanno firmato un documento contro le fake news sempre più frequenti sui vaccini. Trovate l’appello qui sotto:
Vaccini e corretta informazione scientifica
Il patto per la scienza
È per lo stesso motivo che il Prof. Burioni, assieme ad un nutrito gruppo di altri scienziati, si è fatto fautore di un patto con la politica per la corretta concezione della scienza. Questo patto non è aperto solo agli addetti al settore ma a tutti. Tutti quelli che vogliono aderire possono inviare un messaggio a info@medicalfacts.it indicando il loro nome e cognome. Qui sotto il patto per la scienza
Il Patto trasversale per la scienza, che mette d’accordo Grillo e Renzi
Conclusioni
Perché sono partito dal risultato di vendite del mio libro (per il quale devo ringraziare tutti voi che mi avete dato fiducia) per fare delle riflessioni sulla diffusione incontrollata di fake news? Semplicemente perché sono rimasto sorpreso io stesso da questo risultato che mi ha comunicato l’editore della C1Vedizioni.
Voi che mi seguite da qualche anno sia su questo blog che sulla mia pagina Facebook, spinti dalla voglia di conoscere meglio certe curiosità chimiche, magari anche solo per criticarmi e puntare il dito contro le sciocchezze che posso aver scritto, avete deciso di leggere il libro che ho scritto.
Vi ho convinto? Non vi ho convinto? Ho avuto tanti riscontri positivi ed anche alcuni riscontri negativi. Quello che spero, però, è che la lettura di “Frammenti di Chimica” abbia almeno fatto venire dei dubbi a quelli di voi che rappresentano la frangia più difficile da convincere in merito alla pseudo scienza di cui si sono finora nutriti.
E devo ringraziare ancora una volta tutti voi per aver voluto fare di me un piccolo anello della catena che serve a tener ferma “la barra del timone della razionalità”.
Fonte dell’immagine di chiusura (qui)