Medicina e Pseudoscienze
All’inizio di Aprile 2017 si è tenuto il primo Congresso nazionale su Medicina e pseudoscienze a cui ho partecipato anche io con una relazione dal titolo: “Dall’omeopatia alle cure miracolose per il cancro nell’era delle pseudoscienze. La comunicazione scientifica 2.0”
Le mie impressioni conclusive:
Oggi più che mai è necessario che tutti quelli che – a vario titolo – sono coinvolti professionalmente nella ricerca scientifica escano dalle aule universitarie e si sforzino di spiegare che i vaccini sono farmaci per la prevenzione di patologie mortali.
Se abbiamo debellato il vaiolo, se riusciamo a tenere sotto controllo malattie come il morbillo, la rosolia o, peggio, la poliomelite ed il tetano, lo dobbiamo alle vaccinazioni. Si tratta di patologie che hanno mietuto e mietono milioni di morti. Sono sempre lì, dietro l’angolo, pronte a colpire mortalmente, se distogliamo la nostra attenzione. Non possiamo rischiare pandemie come avvenuto in passato. Ne va della vita di tutti noi, dei nostri figli e nipoti.
Dobbiamo capire che le vaccinazioni ci aiutano a tenere alta la guardia contro nemici invisibili; che i medici non sono contro di noi e non ordiscono alcun complotto mondiale a danno nostro; sono operatori che hanno deciso di sacrificare la propria vita per “essere sui pezzi” ventiquattro ore al giorno, facendo pesare le loro scelte non solo su di loro, ma anche sulle proprie famiglie. Non sono demoni; lo sono, invece, quelli che sconsigliano le vaccinazioni anteponendo il proprio “io” al “noi”.
Conclusioni:
Solo chi è concentrato su se stesso non riesce a capire che, non vaccinando, non protegge se stesso e gli altri, aprendo lo spiraglio attraverso cui patologie solo “sopite” possono risvegliarsi e farci precipitare in un incubo dal quale sarà difficile risvegliarsi. Ben vengano, quindi, le settimane dell’immunizzazione. Spero che queste si ripetano su basi periodiche.
Le impressioni e le considerazioni finali di tutti i relatori del congresso le potete trovare qui, qui e qui.